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Il bestiario immaginifico di Ulisse Aldrovandi

Rilettura creativa degli studenti dell'Accademia di Belle Arti di Bologna
  • Sala di Susanna, Museo di Palazzo Poggi, via Zamboni 33, Bologna
    44.4968777 11.3524089

Dal 14 novembre
al 6 dicembre 2015

Sala di Susanna, Museo di Palazzo Poggi, via Zamboni 33, Bologna

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I lavori esposti nella Sala di Susanna di Palazzo Poggi, sono il frutto di un’accurata selezione tra i numerosi realizzati dagli studenti dei corsi di Anatomia Artistica, Modellistica e Xilografia dell’Accademia di Belle Arti, con la collaborazione del corso di Museologia in occasione di un progetto comune dall’esplicito titolo Il bestiario immaginifico di Ulisse Aldrovandi.

Un percorso nel quale l’opera grafica e la collezione del naturalista bolognese hanno costituito lo spunto creativo per una serrata interazione tra le illustrazioni di alcuni tra i più noti naturalisti cinquecenteschi, in particolare appunto quelle della Monstrorum Historia, e il febbrile immaginario degli studenti. Nutrito dalla mostruosità, il tema più orrorifico e quindi più affascinante del prolifico connubio tra arte, scienza e le raccolte ad esso legate, ha rigenerato in chiave contemporanea lo sguardo su ciò che da sempre è oggetto di meraviglia per l’uomo, ovvero l’anomalia, specialmente nelle sue declinazioni più caratterizzanti: lo scarto di scala – il troppo grande  e il troppo piccolo, l’eccesso o il difetto rispetto alla norma – i corpi con due teste, quattro braccia, interamente coperti di peli o, al contrario, privi di qualche arto ma soprattutto l’ibrido, estroso sovvertitore delle regole in grado di ripopolare di esseri fantastici un nuovo creato.

Così in effetti si presenta la wunderkammer allestita nel già Istituto delle Scienze e delle Arti, un assortimento che abbraccia la vasta gamma del mostruoso, soprattutto nella sua accezione di lusus naturae, affrontato ora con tecniche e materiali sofisticati, dalla xilografia alla cera alla porcellana; ora con armamentari più usuali, dall’acrilico all’acquerello, dalla stoffa alle caramelle, alle vecchie fotografie, ma sempre con esiti spiazzanti. Il rimando alle tavole cinquecentesche è tanto immediato ed evidente quanto al contempo ingannevole per l’agglutinamento con altri immaginari, dai cartoni animati ai manga alla cultura pop, fino alle raffinate intrusioni negli ambienti familiari che risemantizzano la figura del mostro.

Divertissements puri sono invece i bizzarri ritratti ed autoritratti incastonati nelle spillette, come del resto gli abiti, sagomati con forme che alludono al corpo del mostro o decorati con particolari che lo evocano, una sorta di metonimie prȇt-à-porter.

Nel suo insieme, comunque, la produzione realizzata è un esempio significativo di come la frequentazione e la conoscenza della tradizione possano trasformarsi in nuova linfa e la memoria si configuri come continua reinvenzione del passato. Verrebbe da dire, partendo da Baudelaire, non in fondo all’ignoto ma al conosciuto per trovare il nuovo.

Inaugurazione della mostra sabato 14 novembre, dalle 16.00 alle 17.30

Orari di apertura della mostra:
da martedì a venerdì 10.00 - 16.00
sabato e domenica 10.30 - 17.30
chiuso il lunedì