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Storia di cibo tra Paleolitico e Neolitico

 la storia dell'uomo e della sua alimentazione
  • Museo di Antropologia, via Selmi 3, Bologna
    44.496105 11.3542867

Dal 5 novembre 2015
al 31 maggio 2016

Museo di Antropologia, via Selmi 3, Bologna

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La mostra ‘Storia di cibo tra Paleolitico e Neolitico’ che si apre il 5 novembre 2015 (fino al  31 maggio 2016) presso il Museo di Antropologia dell’Università di Bologna è l’ultima del ciclo UNICIBO che ha visto l’Orto Botanico, il Museo di Mineralogia “Luigi Bombicci”,  Il Museo Geologico “Giovanni Capellini”, il Museo di Anatomia Comparata attivati in mostre ed eventi che hanno per tema il CIBO.

 

Il progetto coordinato da Maria Giovanna Belcastro, referente scientifico del Museo di Antropologia, ed organizzato come SMA, è stato promosso tra gli eventi del progetto SEMI dell’Istituto dei Beni Culturali dell’Emilia Romagna.

La mostra è dedicata ad un vasto pubblico e studenti di ogni ordine e grado e vuole accompagnare il visitatore al tema dei cambiamenti alimentari nel corso del tempo attraverso una documentazione insolita: ossa e denti umani che per centinaia di migliaia di anni sono pressoché gli unici documenti che possono raccontare la storia dell’uomo che circa 10 000 anni fa attua la più grande rivoluzione di tutti i tempi. Cambia radicalmente il suo rapporto con l’ambiente, con gli animali, con le piante, con i suoi simili, cambia quindi radicalmente se stesso e la sua visione del mondo. Tutti noi (o quasi) oggi siamo eredi di quei cambiamenti. Da lì siamo partiti per arrivare oggi alle nuove transizioni tecnologiche. Ci sono quindi cibi antichi e cibi del tutto nuovi, cibi consueti e cibi insoliti, cibi consentiti e cibi proibiti, cibi sani e cibi dannosi alla salute, cibi semplici e cibi elaborati che derivano da piante, semi, radici, tuberi, terra, animali…..ma anche uomini. Anche l’antropofagia ha attraversato tutta la storia dell’uomo per fame, per odio, per amore, per caso, per celebrare momenti speciali e importanti.

Sono esposti ossa e denti umani, in cui si rilevano i segni del tipo di alimentazione e dei disturbi ad essa associati durante la crescita. Pannelli espositivi sui metodi di studio, documentazione fotografica e studi su ossa e denti di uomini del Paleolitico medio (Neandertaliani di Krapina, Croazia) e superiore (Taforalt, Marocco) e di Neolitici del territorio italiano gettano luce su cambiamenti ecologici ed alimentari. A questa storia segue una più recente, dall’Età del Ferro fino al Medioevo attraverso lo studio di molte serie scheletriche del territorio emiliano romagnolo in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia dell’Emilia Romagna.

Il percorso è corredato da video e musiche a tema; laboratori e visite guidate verranno organizzati durante tutto il periodo della mostra. È possibile concordare con il Museo di Antropologia una visita guidata prenotando al numero +39 051 2094196

La mostra inaugurerà giovedì 5 novembre alle 18.00.
Durante l'inaugurazione verrà presentato il libro ‘Il Farinelli ritrovato’, realizzato in collaborazione con il Centro Studi Farinelli di Bologna, e sarà l’occasione per raccontare alcuni comportamenti alimentari di Carlo Broschi, detto Farinelli, famoso cantante evirato del ‘700. L’importante malocclusione che lo studio ha messo in evidenza, se modificò il profilo del volto di Farinelli certamente non ebbe alcun effetto sulle sue straordinarie e impareggiabili capacità canore.

 

ORGANIZZATORI

Maria Giovanna Belcastro  Responsabile scientifico del Museo di Antropologia

Maurizio Miramonti  Aula Didattica del Museo di Antropologia

Viviana Lanzarini  Responsabile dei Servizi Tecnici del SMA
Antonio Todero  Tecnico del SMA

Benedetta Bonfiglioli, Valentina Mariotti, Viola Tanganelli e Marco Milella  Antropologi

Valentina Rizzo e Lucia Rodi  Operatori del Servizio Civile Nazionale

Ha partecipato agli aspetti espositivi la Dr. Morena Tinon