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Dall'Istituto delle Scienze ai Musei dell'Università

Stampa raffigurante la sede dell'Istituto delle Scienze

Nel 1711 nasceva l’Istituto delle Scienze di Bologna, luogo di studio e sperimentazione, al centro del dibattito scientifico europeo. Il fondatore, Luigi Ferdinando Marsili, fece della Storia Naturale uno dei temi di ricerca fondamentali all’interno dell’Istituto che, nel 1742, si arricchì dell’importantissima collezione di “cose di natura” di Ulisse Aldrovandi e dei reperti della Wunderkammer di Ferdinando Cospi.


Al Museo di Palazzo Poggi è possibile riattraversare le antiche sale dell’Istituto delle Scienze, per stupirsi davanti al leggendario corno di unicorno, al pesce rondine, al coco de mer, il seme più grande del mondo, e per rivivere il dibattito scientifico sull’origine dei fossili, sulla conformazione della crosta terrestre, sulla classificazione delle specie viventi.

A partire dall’epoca napoleonica la diaspora di queste collezioni, solo parzialmente ricomposte al Museo di Palazzo Poggi, ha dato vita ad altri musei tematici: nel 1860, il grande Museo di Storia Naturale viene definitivamente diviso nei Musei di Zoologia, Geologia e Mineralogia dell’Università di Bologna.


Presso la Collezione di Zoologia è possibile osservare animali provenienti da collezioni del XIX-XX secolo e trofei di caccia africani per conoscere esemplari di mondi vicini e lontani.


Le rocce e i fossili dell’Istituto delle Scienze diedero vita, invece, al Museo di Geologia, oggi Collezione di Geologia "Museo Giovanni Capellini", diretto per primo da Giovanni Capellini, illuminato geologo italiano che arricchì il museo bolognese con reperti provenienti da tutto il mondo e ancora oggi visibili all'interno degli originali arredi ottocenteschi.


Presso la Collezione di Mineralogia "Museo Luigi Bombicci" oltre diecimila esemplari di pietre e minerali sono il frutto dell'unione delle antiche collezioni marsiliane con le continue donazioni e acquisizioni avvenute nei secoli successivi. Di grande importanza l'esemplare di "pietra fosforica di Bologna", notissima e ricercatissima dai mineralisti fin dai primi anni del Seicento.

 

Sedi coinvolte:

Museo di Palazzo Poggi, via Zamboni 33, Bologna

Collezione di Zoologia, via Selmi 3, Bologna

Collezione di Geologia "Museo Giovanni Capellini", via Zamboni 63, Bologna

Collezione di Mineralogia "Museo Luigi Bombicci", piazza di Porta San Donato 1, Bologna